La Rete Anticoloniale Siciliana per Yekatit 12

ROSE ROSSE PER YEKATIT 12

Alcune foto dei due interventi per ricordare la strage di Addis Abeba, realizzati ieri a Palermo dalla Rete Anticoloniale Siciliana in collaborazione con Fare Ala art group e Queering Defaults Italia.
I due interventi sono apparsi in due infami luoghi coloniali della città: Via Magliocco – intitolata al generale che bombardò la popolazione etiope con gas illegali come l’iprite durante l’aggressione fascista dell’Etiopia – e la Casa del Mutilato, edificio fascista che riporta all’ingresso un’iscrizione con frasi roboanti di Mussolini che declamano l’impero e la conquista dell’Etiopia.

VIA GENERALE VINCENZO MAGLIOCCO

Nella fontana che si trova nella via dedicata al generale fascista sono state collocate delle rose rosse per non dimenticare il sangue di migliaia di etiopi massacrati nella strage fascista di Addis Abeba del 19 febbraio 1937 e per denunciare lo sfruttamento neocoloniale di oggi. La coltivazione di fiori in Etiopia – soprattutto rose – destinate in gran parte all’Europa, rappresenta un enorme mercato che provoca inquinamento e avvelenamento dei territori e sfruttamento dei lavoratori etiopi, sottopagati e costretti in condizioni di precarietà e di povertà. Ognuna di queste 12 rose ci ricorda che la ferocia coloniale non si è mai arrestata e che la linea rossa di violenza e di sangue di quel passato continua ancora oggi, attraverso lo sfruttamento capitalista e imperialista dei paesi africani da parte dell’Europa.

CASA DEL MUTILATO

Sul muro di fronte l’edificio fascista è apparsa un’immagine d’epoca in grande formato di Rodolfo Graziani che mostra le ferite riportate durante l’attentato dal quale scaturì la violenza del massacro di Addis Abeba. L’immagine è accompagnata da una frase che ricorda le vittime della strage e la violenza coloniale italiana: “Palermo non dimentica i 30000 civili etiopi brutalmente massacrati nellìimmane strage di Addis Abeba commessa da civili italiani, militari del Regio Esercito e squadre fasciste il 19, 20 e 21 febbraio 1937, in seguito a un attentato, purtroppo fallito, contro il Viceré d’Etiopia Rodolfo Graziani”.

Forum Antirazzista Palermo, Decoro Urbano e Assemblea Anarchica Palermintano ricordano il massacro di Addis Abeba e i tanti luoghi della città di Palermo che celebrano il fascismo e il passato coloniale.

In via Magliocco un pomeriggio intenso di letture anticoloniali, danze, racconti sulla strage del 19 febbraio e su altri crimini coloniali. Sono anche state esposte mappe con i luoghi coloniali e fascisti della città. Sullo striscione una frase di Buenaventura Durruti scelta dall’Assemblea Anarchica – “Col fascismo non si discute, lo si distrugge” – che non lascia spazio ad assoluzioni per i mandanti della strage.

Le foto che accompagnano questo articolo sono di Fabio Aranzulla e Naomi Morello.

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