Bennywise, la mappa delle città infestate, disinfestate e re-infestate… A call to map

Aiutaci a tracciare la mappa delle città infestate, disinfestate o re-infestate dallo spettro di Mussolini. Clicca sull’immagine per esplorare la topografia di Bennywise.

English version below… ⬇️

Adolf Hitler è cittadino onorario di Düsseldorf, Francoforte, Colonia, Aquisgrana, Jena, Stoccarda e di centinaia di altri comuni più piccoli in tutta la Germania. Incredibile, no? E in effetti non è vero. Sarebbe come se la Derry dei romanzi di Stephen King avesse consegnato le chiavi della città a Pennywise, evocando così ufficialmente il terrificante genius loci che dimora nel sottosuolo.

In Italia, invece, numerose città e comuni annoverano tra i loro cittadini “illustri e onorabili” Benito Mussolini e/o alcuni gerarchi e figure di spicco del regime fascista, in un panorama storico che sfugge a una ricostruzione esaustiva. Non esiste, infatti, un archivio ufficiale o un elenco completo delle località che gli hanno conferito la cittadinanza onoraria, e le fonti disponibili sono frammentarie e incomplete.

La maggior parte delle onorificenze risale al 1924, un periodo in cui il consenso verso Mussolini era al culmine e l’affermarsi del fascismo procedeva rapido. Nell’immediato dopoguerra, alcune città – tra cui Napoli e Matera – provvidero tempestivamente a revocare la cittadinanza, ma la gran parte dei comuni mantenne il riconoscimento, spesso, per inerzia.

Le vicende documentali sono ulteriormente complicate da circostanze storiche eccezionali: alcuni archivi sono andati distrutti durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale o per altre cause imprevedibili. In molti casi, però, la questione è solo caduta nell’oblio, nonostante negli ultimi decenni siano state avviate e approvate diverse delibere di revoca in varie zone della Penisola. 

Questa frammentarietà rende difficile una ricostruzione precisa e fa emergere solo alcuni sporadici tratti di una storia più ampia e complessa, che rimanda alle dinamiche di consenso e rimozione che hanno attraversato la società italiana nel corso del Novecento.

Il dibattito sulla cittadinanza onoraria è tornato al centro dell’attenzione pubblica grazie alla stampa locale e alla diffusione online delle delibere comunali in merito alle revoche. La questione ha rivelato un panorama frammentato, con amministrazioni che adottano posizioni divergenti: alcune revocano l’onorificenza e altre la confermano, tra cui alcune giunte di sinistra. Queste ultime giustificano la loro decisione richiamandosi a princìpi come la preservazione della memoria storica e agitando lo spauracchio della cancel culture. Tuttavia, questa posizione genera un paradosso: chi difende la concessione della cittadinanza ad honorem rischia di alimentare una rimozione ancora più profonda.

Ignorando il portato della parabola mussoliniana – iniziata e conclusa tra le macerie – alcuni amministratori praticano una forma di concealed culture, con cui eludono gli aspetti più spinosi della storia, celano la complessità dietro un’apparente neutralità ed evitano di affrontare ferite non suppurate e dinamiche irrisolte: mantenere le onorificenze non è un atto di commemorazione, ma un modo per eludere il confronto critico con il passato e, in fin dei conti, di cancellarlo.

Se il Fascismo è stato un’associazione a delinquere, a me la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale io l’ho creato.

(Discorso di Mussolini sul delitto Matteotti)

L’istituto della cittadinanza onoraria, privo di una cornice normativa specifica, consente ai municipi di revocare il riconoscimento in caso di indegnità… Dittatore, golpista, estensore delle leggi razziali, invasore, collaborazionista, traditore, corrotto, mandante di omicidi, deportazioni e torture, sterminatore di massa, ispiratore di stragi, ladro, vigliaccamente in fuga con l’oro dei contribuenti e i beni nazionali: Mussolini ha trascinato il paese in più guerre, da quelle coloniali al secondo conflitto mondiale, e mandato a morire milioni di persone. Questo, per alcuni, farebbe di lui uno “statista”, misconoscendo l’evidente inadeguatezza storica e morale di una definizione del genere. Per altri, invece, l’indegnità è, eufemisticamente, palese.

Sulla scia di Viva Zerai!, prende forma Bennywise, la mappa delle città infestate dallo spettro del Duce e dei suoi sodali, un progetto di ricerca collaborativo.

La mappatura non può che essere, infatti, un lavoro collettivo e in divenire: un transetto dal basso che non si limiti a un esercizio di catalogazione, ma si proponga come strumento di riflessione sulle stratificazioni della memoria pubblica.

L’invito è rivolto a tuttə, cittadinə, storiche e storici, addettə ai lavori e a chiunque sia interessato a riassemblare questo mosaico in cui ogni tassello potrà contribuire a una ricostruzione più nitida e articolata di un pezzo di storia relegato nell’ombra.

Per ora abbiamo individuato quattro categorie per la mappatura:

Città con cittadinanza onoraria non revocata / Città infestata 🧟

Città che hanno revocato l’onorificenza / Città disinfestata ⭐️

Città che hanno riconfermato la cittadinanza / Città re-infestata 🧟‍♂️

Città con cittadinanza onoraria non revocata / Città infestata da più entità 👾

Ci sono luoghi come Milano, che pur non avendo conferito l’onorificenza a Mussolini, tramite “deliberazione podestarile” insignirono alcuni gerarchi fascisti tra cui Emilio De Bono, Rodolfo Graziani (celebrato come “condottiero in Somalia”) e Italo Balbo (“guida della prima flotta aerea transoceanica”).

Casi ancor più sorprendenti riguardano città come Bologna, medaglia d’oro della Resistenza, teatro della battaglia di porta Lame tra nazisti, repubblichini e partigiani e vittima della strage neofascista del 2 agosto 1980, che non hanno revocato la cittadinanza a Mussolini, nonostante se ne sia discusso in diverse occasioni senza mai giungere a una votazione.

Alcuni comuni hanno persino inserito nei loro albi d’oro sia il Duce che i suoi più stretti collaboratori, configurando ulteriori tipologie di “infestazione” da censire e documentare.

I luoghi che abbiamo segnalato nella mappa riportano la tipologia di “infestazione” con i link alle delibere o agli articoli locali. Poiché le informazioni potrebbero non essere aggiornate, diventa fondamentale la collaborazione di tuttə. Potete segnalarci i luoghi infestati, disinfestati o reinfestati da “Bennywise” e da altre entità a questo indirizzo, o lasciando un commento, consapevoli che a volte gli zombi ritornano e che a volte non se ne sono mai davvero andati…

English Version

Help us map the cities once infested, eradicated, or re-infested by the specter of Mussolini. Click on the image to explore Bennywise’s topography.

Sometimes they return; other times, they never left. Help us map the infested cities.

Adolf Hitler is still an honorary citizen of Düsseldorf, Frankfurt, Cologne, Aachen, Jena, Stuttgart, and hundreds of other smaller municipalities across Germany. Shocking, isn’t it? Indeed it’s not true. It’s akin to imagining the fictional town of Derry in Stephen King’s novels bestowing the keys of the city upon Pennywise, thus formally acknowledging the monstrous genius loci that lurks beneath its surface.


In Italy, a similar scenario unfolds. Numerous cities and towns have Benito Mussolini—and in some cases, other fascist hierarchs and figures of prominence—listed among their “honourable and illustrious” citizens. The full extent of this phenomenon, however, remains elusive due to the lack of comprehensive historical records. There is no official archive or exhaustive list of localities that conferred honorary citizenship upon Mussolini; the available data is fragmented and incomplete.
Most of these recognitions date back to 1924, a time when support for Mussolini was at its zenith, and the rise of fascism was unrelenting. After the fall of the regime and during the immediate post-war period, some cities — such as Naples and Matera — swiftly revoked these honors. However, many municipalities retained them, often due to inertia rather than intent.


Documentary evidence is further complicated by exceptional historical circumstances: some archives were destroyed during World War II bombings or other unforeseeable events. In many cases, however, the issue has simply slipped into oblivion, despite the fact that, in recent decades, several revocation resolutions have been proposed and approved across various parts of Italy.
This fragmentary nature makes precise reconstruction challenging, revealing only isolated glimpses of a broader and more complex narrative. It speaks to the dynamics of consensus and erasure that shaped Italian society throughout the 20th century.


Recently, the debate over honorary citizenship has resurfaced in the public eye, driven by local media coverage and the online circulation of municipal resolutions on revocations. The discussion has exposed a fragmented landscape: while some administrations have chosen to revoke these honors, others—sometimes including left-leaning councils—have opted to maintain them. The latter often justify their stance by appealing to principles such as preserving historical memory or by decrying so-called “cancel culture.” However, this reasoning creates a paradox: defending the retention of honorary citizenship risks perpetuating an even deeper erasure of the critical reflection such decisions demand.


Disregarding the full scope of Mussolini’s trajectory—which began and ended amid ruins—some administrators engage in a form of concealed culture. They sidestep the most challenging aspects of history, obscure its complexities under a veneer of neutrality, and avoid confronting unhealed wounds and unresolved dynamics. Maintaining such honors is not an act of commemoration but a way to evade critical engagement with the past, ultimately contributing to its erasure.

If Fascism was a criminal association, I am responsible for that, because I created this historical, political and moral climate.
(Mussolini’s speech on the Matteotti murder)

The institution of honorary citizenship, lacking a specific regulatory framework, grants municipalities the authority to revoke such recognition in cases of unworthiness. Mussolini’s record is a damning catalogue: dictator, coup orchestrator, architect of racial laws, invader, nazism collaborator, traitor, corrupt official, instigator of murders, deportations, and torture, mass exterminator, inspirer of massacres, thief, and coward who fled with taxpayers’ gold and national assets. He dragged Italy into numerous conflicts—from colonial wars to World War II—causing the deaths of millions.

For some, these actions inexplicably qualify him as a “statesman,” ignoring the glaring historical and moral inadequacy of such a designation. For others, however, his unworthiness is unequivocally self-evident.

In the wake of Viva Zerai!, the map of Italian colonialism and its toponyms, Bennywise, the map of cities haunted by the specter of the Duce and his associates, a collaborative research project begins to take shape.

This mapping is inherently a collective work in progress: a transect from below that goes beyond mere cataloging, offering itself as a tool for reflecting on the layers of public memory.

The invitation is open to all—citizens, historians, insiders, and anyone interested in piecing together this mosaic, where each contribution sharpens and deepens the reconstruction of a history long relegated to the shadows.

For now, we have identified four categories for the mapping:

  1. Cities with honorary citizenship not revoked / Haunted Cities 🧟
  2. Towns that have revoked the honor / Haunted Town ⭐️
  3. Towns that have re-awarded citizenship / Re-infested Town 🧟‍♂️
  4. Towns with honorary citizenship not revoked / Multi-entity Infested Town 👾

There are places like Milan, which, although did not grant Mussolini honorary citizenship, awarded it through a deliberazione podestarile to several Fascist leaders, including Emilio De Bono, Rodolfo Graziani (celebrated as a ‘commander in Somalia’), and Italo Balbo (‘leader of the first transoceanic air fleet’).

Even more surprising are cases like Bologna, a gold medal winner for its role in the Resistance, the site of the Battle of Porta Lame between Nazis, republicans, and partisans, and a victim of the neo-fascist massacre of 2 August 1980. Despite this, the city has not revoked Mussolini’s honorary citizenship, even though it has been discussed multiple times without ever reaching a vote.

Some municipalities have even included both the Duce and his closest collaborators in their roll of honour, creating further types of ‘infestation’ that need to be surveyed and documented.
The places marked on the map indicate the type of ‘infestation,’ with links to local resolutions or articles. Since the information may not be fully up-to-date, the cooperation of everyone is essential. You can notify us of locations that are infested, exterminated, or re-infested by ‘Bennywise’ and other entities by contacting us at this address or leaving a comment. Keep in mind, sometimes zombies come back, and sometimes they never really left…

22 commenti Aggiungi il tuo

  1. Avatar di Alberto Curcio Alberto Curcio ha detto:

    Ho controllato nel registro di Arezzo e dice che c’è stata la revoca nel 45

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    1. Avatar di J J ha detto:

      Grazie della segnalazione, abbiamo aggiornato la mappa… https://www.comune.arezzo.it/mussolini-benito

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  2. Avatar di pliu pliu ha detto:

    Una verifica sull’ albo delle onorificienze del mio comune è al momento problematica: https://preprod.comune.roma.it/web/it/trasparenza-albo-onorificenze.page .

    impossibile accedere, errore di sistema

    Il progetto collaborativo potrebbe essere esteso ad altre categorie? Saluto cordialmente e ringrazio per l’ impegno profuso in questo ed altri progetti collaborativi.

    Paolo

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    1. Avatar di J J ha detto:

      A quali categorie pensavi?

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  3. Avatar di pliu pliu ha detto:

    Mmmh.. Sportive no. Le onorificenze Coni, ad esempio :il collare d’
    oro, tra il 1921 ed il 1960 non sono state assegnate.

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    1. Avatar di J J ha detto:

      In effetti anche l’ambito sportivo, come quello ‘bellico’, è pieno di medaglie di pirite… una ricerca in proposito sarebbe, in effetti, necessaria

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  4. Avatar di pliu pliu ha detto:

    Del generale Vaccaro Giorgio, ad esempio, abbiamo traccia sul sito delle benemerenze Coni, solo per il periodo repubblicano, 1972, mentre l’ enciclopedia Treccani gli attribuisce anche( altre)due stelle al merito, ’35 e ’36 .

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  5. Avatar di J J ha detto:

    In queste settimane sono arrivate molte segnalazioni, l’ulitma da Torre Pellice, che già nel 2014 aveva compiuto l’esorcismo, dopo che per caso i cittadini si erano accorti che le loro strade erano infestate… https://www.fanpage.it/attualita/mussolini-scoperto-per-caso-tra-i-cittadini-onorari-revocata-l-onorificenza/

    La mappa è aggiornata…

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  6. Avatar di J J ha detto:

    Siamo felici di aggiornare Bennywise, la mappa delle città infestate, re-infestate e disinfestate. L’esorcismo di Salò è, per ovvie ragioni, uno dei più importanti degli ultimi anni. Buona liberazione dagli spettri a tutt3! 
    https://www.ilpost.it/2025/02/26/salo-cittadinanza-onoraria-benito-mussolini-fascismo/

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  7. Avatar di J J ha detto:

    La mappa è in continuo aggiornamento… nell’ultima settimana moltissime segnalazioni

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