
L’Operazione Pirite con cui sveliamo il segreto dell’oro falso è un’operazione su larga scala, non solo perché gli odonimi, le targhe e i monumenti dedicati a personaggi legati a doppia mandata agli orrori del colonialismo e del fascismo sono innumerevoli, ma anche perché le intitolazioni e le inaugurazioni continuano sotto il segno di una sottile ambiguità che spaccia pirite per oro ancora oggi. Dopo le nuove intitolazioni bolognesi, ci arriva una segnalazione anche da Genova, dove si sta svolgendo una tre giorni dedicata al co-fondatore della Moto Guzzi e bombardatore di città, come ricorda la motivazione con cui gli assegnarono la medaglia di bronzo al valor militare:
«Abile pilota costante esempio di ardimento ed entusiasmo, partecipava a numerosi voli sul nemico distinguendosi particolarmente negli attacchi di bombardamento leggero e mitragliamento a volo rasente nei quali, noncurante la violante reazione avversaria che colpiva l’apparecchio in più punti, infliggeva al nemico perdite rilevanti.» — Cielo di Anderley, 10 febbraio 1936-Cielo di Addis Abeba, 4 aprile 1936. |
Genova assiste sorpresa alle esercitazioni delle Frecce tricolore. La pattuglia acrobatica esegue uno spettacolo sui cieli della città in occasione dell’inaugurazione in pompa magna della statua dell’aviatore Giorgio Parodi per celebrare il centenario dell’azienda Moto Guzzi, di cui fu cofondatore (a Genova c’è già una via a lui dedicata nel quartiere di Albaro)
Parodi è considerato anche un eroe di guerra: partecipò infatti come volontario alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale e sempre come volontario partecipò alla campagna di Etiopia, dove si distinse, tra l’altro, per un attacco a volo radente su Addis Abeba, che gli valse tra l’altro una medaglia di bronzo.

