Azioni, convegni e incontri tra Milano, Bolzano, Bologna e Reggio Emilia.

La scorsa settimana è stata ricca d’iniziative, azioni ed eventi in varie città della Federazione delle Resistenze e non. Ma procediamo con ordine.
Chi bazzica l’ambiente editoriale lo sa: a novembre Milano ospita Bookcity, una kermesse culturale o, come dicono gli enti organizzatori, una serie di eventi diffusi sul territorio urbano che abbiano come motori e protagonisti dell’identità della città e delle sue trasformazioni il libro, la lettura e i lettori.
Liza Candidi, autrice di Spazi di memoria nella Berlino post-socialista, antropologa e traghettatrice delle riflessioni della studiosa afroamericana Deirdre Mask – autrice di Le vie che orientano e ospite degli Arbegnouc Urbani e Resistenze in Cirenaica gli scorsi 13 e 14 settembre – ha invitato RIC a partecipare all’incontro I nomi delle strade fra guerriglia odonomastica e memoria partecipata, ospiti dei Frigoriferi Milanesi lo scorso sabato 20 novembre.
Potete riguardare l’incontro, trasmesso in diretta web, qui.
Il nostro spirito rivoltoso e stardaiolo, bisognoso di fatti oltre che di parole, ha colto l’occasione della gita per reincontrare gli amici del Collettivo ZAM e compiere una azione di guerriglia odonomastica che riportasse l’equilibrio nella “Forza”: spiegare perché via Meda cambia odonimo e diventa via Lodovico Montegani al confine del quartiere Stadera.
Ricordare che via De Sanctis, traversa di via Lodovico Montegani, era la via in cui risiedeva la banda “Montegani” – banda rionale del fascismo squadrista capeggiata da Francesco Colombo, poi comandante della Squadra d’Azione Ettore Muti della RSI – serve a svelare le complicità dell’amministrazioni pubbliche che concorrono al rimosso fascista.









Evidentemente certe verità storiche continuano a dare così tanto fastidio che s’investono risorse pubbliche per metterle a tacere.
La stessa sera siamo tornati su via Vincenzo Magliocco, piovere della guerra chimica in Etiopia, già oggetto delle nostre attenzioni nell’ambito dell’Operazione Pirite.





Tra la notte di mercoledì 24 e la mattina del 25 novembre, la delegazione di RIC che si era recata a Bolzano per partecipare all’incontro Nuove narrazioni sul colonialismo ha officiato un rito di magia bianca per risvegliare il fantasma di Violet Gibson e riportarlo nella strada che vide la prima marcia fascista in assoluto: la marcia su Bolzano il 2 ottobre 1922. Il suo spirito ora ci accompagna e sostiene nelle lotte contro la violenza di genere che tuttora colpisce il corpo, la psiche, l’intelletto, i diritti, la sfera pubblica e privata di tantissime donne in tutto il mondo.







A Reggio Emilia Violet, apparsa già lo scorso 8 marzo, si è molteplicata per rafforzare il suo effetto benefico sulla città.







Le attività della settimana si sono concluse domenica 28 novembre con la partecipazione di RIC all’evento WE ART TOGETHER – Il ruolo dell’arte nello spazio pubblico, organizzato da Cantieri Meticci in collaborazione con Zoopalco. In chiusura abbiamo lanciato una sfida ai nostri co-relatori: realizzare un evento sulla decolonizzazione dello spazio urbano che coinvolga tutte le realtà presenti all’incontro. Non ci resta che aspettare e vedere chi raccoglierà l’invito!
