Odomen omen

Si contano sulle dita di due mani le strade che non sono state intitolate a dei partigiani in Cirenaica: via Edmondo de Amicis, via Giuseppe Ceneri, via Pietro Loreta, via Scipione dal Ferro, via Libia, via don Paolo Serra Zanetti, via Luigina Fasoli, via Giorgio Cencetti, via Bonaventura Cavalieri e la piazzetta degli Umarells (!) Le prime cinque risalgono a prima della famosa seduta lampo del consiglio comunale che dopo la Liberazione cancellò i nomi che celebravano il colonialismo fascista dal rione, le altre cinque sono recenti. Via Serra Zanetti è una stradina chiusa (un pezzo di via Sabatucci) che porta all’ingresso della struttura di accoglienza Beltrame che nel 2018 è stata dedicata al sacerdote ‘amico dei poveri’, Fasoli (una storica), Cencetti (un paleografo) e Cavalieri (un matematico del Seicento) sono vie nuove, nate attorno ad alcuni pezzi del rione sorti negli ultimi decenni; la piazzetta degli Umarells è una piccola area giochi dietro le scuole Giordani che l’anno scorso era stata reintitolata dal basso ‘piazzetta delle Partigiane’. Il cartello venne rimosso pochi giorni dopo e gli umarells erano tornati a vegliare sui giochi dei bambini. 

Mesi fa il giardino senza nome alla fine di via Sante Vicenzi era stato intitolato, sempre dal basso, a un altro partigiano, Lorenzo Orso Orsetti, perché la sua presenza andasse ad affiancare quella degli altri caduti per la Liberazione che dalla fine della Guerra sono gli spiriti del luogo di questo peculiare spicchio del quartiere San Vitale – San Donato. Lorenzo Orsetti era anche lui un partigiano, caduto nel 2019 in Siria combattendo al fianco della milizia curda Unità di Protezione Popolare (YPG). Il suo nome in Cirenaica era un modo di ricordare che la Liberazione e la Resistenza non sono solo pagine della storia italiana, ma il cuore pulsante di un altro modo di vedere il presente e di sperare nel futuro. Quel cartello aveva riportato nel rione dopo tanto tempo un’idea di città che parla, di una città che racconta storie, di una città che ha ancora molto da dire. Oggi quel cartello è stato tolto dall’amministrazione comunale che ha intitolato quello spicchio di verde allo storico dell’antichità e ordinario di storia romana Giancarlo Susini. Nuove strade, nuovi nomi, stesso rione, nessun motivo. 

Oltre che dagli odonimi delle vie riferiti ai protagonisti della Resistenza, l’identità del rione Cirenaica nasce dalla storia stessa dei suoi luoghi durante la lotta di liberazione. Il quartiere ospitava la sede del CUMER e una tipografia clandestina e diversi partigiani e partigiane, tra cui Vinka Kitarovic a cui RIC dedicò la sua prima iniziativa rinominando via Libia in sua onore, abitavano qui. Scegliere di intitolare spazi e vie della Cirenaica a studiosi di diversi ambiti, per quanto esimi e meritevoli, significa alterare la memoria pubblica del rione per crearne una nuova che non sia collegata e collegabile alla storia della Resistenza e ai suoi protagonisti.

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  1. Cinzia Mariani ha detto:

    Sono di Roma e ho letto con interesse la storia del Partigiano Orso , devo dire che sono sgomenta ma non mi stupisce che invece di ufficializzare il nome di quella via ad Orso sia stato cancellato per destinata ad un altro anch’esso meritevole senza dubbio, ma in sostanza si vuole cancellare con lui l’opera sia sua che dei suoi compagni contro l’isis e morto come tanti altri partigiani per la libertà , si vuole cancellare ciò che ci fa grandi e per suo merito ci fa onore, come cresceranno i nostri figli con ostinazione di voler cancellare ciò che c’è di buono , un esempio per tutti di morale, di giustizia, di libertà…?

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  2. J ha detto:

    Mi pare che le istituzioni abbiano perso da tempo la bussola su questa e altre questioni. Non c’è più connessione con il territorio, con la sua storia e con le comunità che lo abitano e lo animano. Anche da questo è nata l’esigenza della guerriglia odonomastica. https://resistenzeincirenaica.com/2018/12/11/della-guerriglia-odonomastica/

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