Yekatit 12 narrato in una graphic novel

Yekatit 12 Square Siddist Kilo, Memoriale alle vittime della strage di Addis Abeba, Etiopia.

Yekatit 12 è la strage di Addis Abeba, la sanguinosa repressione italiana che seguì il tentato assassinio del maresciallo Rodolfo Graziani. የካቲት ፲፪ አደባባይ, Yekatit 12 in aramaico, è il memoriale a forma di obelisco che sorge al centro della grande piazza circolare della capitale etiope per commemorare le vittime della vendetta italiana. Yekatit 12 è anche il titolo di una graphic novel, in corso di lavorazione, che racconta il complotto per assassinare il viceré d’Etiopia e le successive rappresaglie che costarono la vita a circa ventimila innocenti.

L’autore del progetto è Andrea Sestante (www.andreasestante.com), pseudonimo di Andrea Lelli, nato a Modena nel 1970. Andrea è cresciuto circondato dai racconti dei nonni, dalle loro storie che incarnavano le narrazioni di ideologie contrapposte; così è maturato il suo forte interesse sul tema dell’antifascismo e della resistenza. Andrea vive a Bologna e lavora come grafico, illustratore e insegnante di web design all’Accademia Belle Arti di Bologna, ed è l’autore del disegno del post sul trekking urbano di oggi.

La sua idea di sviluppare una fiction storica risale alla fine del 2018, ed è il frutto di un importante lavoro di ricerca e documentazione che racconta la coraggiosa resistenza dei partigiani etiopi, mostrando il razzismo e la violenza del colonialismo italiano rimosso. 

RIC l’ha conosciuto tra il primo e il secondo lockdown, quando Andrea aveva cominciato a documentarsi sull’attentato al viceré d’Etiopia. Felici e curiosi di sapere di più del suo progetto, l’abbiamo incontrato in un pomeriggio tiepido della primavera del 2020. Passeggiando per le vie del rione Cirenaica abbiamo scambiato informazioni su testi e documenti utili alla ricostruzione dei fatti, idee e opinioni su quali mezzi espressivi utilizzare per meglio raccontare il colonialismo italiano. Ci siamo informati sul punto di vista che avrebbe utilizzato nella graphic novel e abbiamo scoperto che già allora era deciso ad adottare la prospettiva degli etiopi, non solo nella scelta del titolo, ma anche in quella della voce che avrebbe riportato le vicende avvenute ad Addis Abeba: quella di Shewareged Adefris, sorella di Simeon Adefris, uno dei protagonisti del complotto. Poi, Andrea ci ha mostrato le tavole già abbozzate. Eravamo entusiasti. 

Lo scorso 4 febbraio è nato Genesi di Yekatit 12, il diario di viaggio – ancora in corso – dello sviluppo della graphic novel, con aneddoti, anticipazioni, tavole, informazioni utili su testi e ricercatori che hanno indagato, analizzato e sviscerato le stragi di Addis Abeba e di Däbrä Libanos.

Nel suo “making of di Yekat 12” Andrea racconta il lavoro di ricerca documentale sul complotto per uccidere Graziani e in particolare del coinvolgimento di Simeon Adefris, il cosiddetto terzo uomo, e spiega che la letteratura attribuisce la paternità dell’attentato esclusivamente ai due collaboratori eritrei di Graziani. I documenti che gli hanno consentito di dare una svolta al progetto sono l’articolo “Who was the third man?” di Richard Pankhurst e soprattutto il libro “The plot to kill Graziani” di Ian Campbell, allievo di Richard Pankhurst, con cui Andrea è in contatto diretto.

Di seguito un breve assaggio del work in progress della graphic novel Yekatit 12.

Il mattino del 19 febbraio 1937 il tassista etiope Simeon Adefris attende all’uscita del palazzo imperiale. Deve mettere in salvo Abraham Deboch e Mogus Asghedom, gli esecutori materiali del attentato a Graziani. Li porta a Däbrä Libanos, la città-convento considerata il più autorevole centro religioso di Etiopia. Al ritorno ad Addis Abeba, convinto di non avere lasciato tracce, Simeon trova i carabinieri ad attenderlo a casa. Arrestato e imprigionato nel carcere di San Giorgio, il giovane tassista etiope viene torturato ed infine ucciso. Le indagini dei fascisti, infatti, rivelano una verità troppo imbarazzante per il Regno d’Italia ed il viceré d’Etiopia: il complotto è opera di un ristretto gruppo di persone tra cui due stretti collaboratori dello stesso Graziani. Se l’informazione trapellasse il maresciallo sembrerebbe un incapace che per vendetta sta compiendo stragi sanguinose e indiscriminate su dei civili innocenti.

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Se invece volete contattare Andrea Sestante, visitate il suo sito web.

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